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Europa e politiche verdi - Il lancio del Semestre italiano (01)

L’Italia è chiamata a coordinare le posizioni comunitarie e ad assicurare la rappresentanza esterna dell’Unione con riferimento a numerose e importanti scadenze ed eventi dell’agenda internazionale

( 09 Luglio 2014 )  Gli Stati membri dell’Unione europea hanno istituito, per quanto concerne la governance economica del continente, il semestre europeo, cioè un ciclo di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio. Dal primo luglio al 31 dicembre 2014 l'Italia eserciterà la Presidenza di turno del Consiglio, un ruolo svolto altre undici volte nella storia dell’Unione, iniziata il 25 marzo del 1957 con i Trattati di Roma, costitutivi della Comunità economica europea (Cee) e della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom).
  Nel corso dell’ultimo semestre europeo (gennaio-giugno 2014), a guida greca, è stato ulteriormente sviluppato il processo con cui “rendere verdi” - e quindi sensibilmente pro-attive ai temi ambientali e dello sviluppo sostenibile - le politiche economiche degli Stati membri. I principi ambientali e le relative politiche hanno iniziato a concorrere alle sfide poste alla politica economica della Ue. Uso efficiente delle risorse, riforme fiscali, economia circolare, cambiamenti climatici, protezione ambientale e gli altri temi correlati sono stati negli ultimi mesi argomenti sempre più ricorrenti nei programmi. A promuovere questa “crescita verde e sostenibile” hanno contribuito da una lato le Istituzioni europee con le annuali Raccomandazioni specifiche per Paese; dall’altro gli Stati membri che, con i loro Programmi nazionali di riforma, coniugano i moniti delle Raccomandazioni annuali con gli obiettivi della Strategia Europa 2020, in cui i temi ambientali e della sostenibilità permeano buona parte dei target da raggiungere.
   Durante i prossimi sei mesi toccherà all'Italia il compito di preparare, coordinare e presiedere i lavori del Consiglio, agendo come mediatore neutrale al fine di promuovere le decisioni legislative, le iniziative politiche e negoziando compromessi tra gli Stati membri.
Per il settore biodiversità, nel semestre di presidenza italiana, è particolarmente rilevante l’attività non legislativa. L’Italia è chiamata a coordinare la formazione delle posizioni comunitarie e ad assicurare la rappresentanza esterna dell’Unione con riferimento a numerose e importanti scadenze ed eventi dell’agenda internazionale, tra cui la COP12 CBD, il MOP7 Biosafety Protocol, il MOP1 ABS Protocol, la COP11 CMS, il 34° Comitato Permanente della Convenzione di Berna, il 65° Comitato Permanente della Convenzione CITES.
  Per quanto concerne l’attività non legislativa, durante il semestre italiano di presidenza del Consiglio UE l’Italia è chiamata a coordinare la formulazione delle posizioni comunitarie suI temi ambientali durante le riunioni del Working Party on International Environmental Issues (WPIEI) dell'Unione Europea, in vista della partecipazione dell'Italia e dell'UE agli appuntamenti internazionali.
   Durante il Semestre ’Italia si pone come obiettivo la massimizzazione dei risultati in termini di decisioni e di attività nell’interesse di tutta l’Unione, lavorando per sviluppare soluzioni concrete alle sfide ambientali più urgenti e puntando ad esprimere con una sola voce la posizione dell’Europa nei consessi internazionali.
 
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