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La Convenzione sulla diversità biologica ha chiuso la 12° riunione della Conferenza delle Parti, in Corea del Sud (07)

Accordo tra i governi sulle risorse finanziarie per sostenere il raggiungimento del cosiddetto Piano Strategico - Il ruolo dell'Ue

( 20 Ottobre 2014 )

   La Convenzione sulla diversità biologica ha chiuso la 12° riunione della Conferenza delle Parti, in Corea. I governi nazionali hanno confermato l’impegno a intensificare le azioni per raggiungere, entro la fine del decennio, gli obiettivi di sostenibilità concordati ad Aichi quattro anni fa. Un risultato importante è stato l'accordo dei governi sulle risorse finanziarie per sostenere il raggiungimento del cosiddetto Piano Strategico. E’ stato convenuto, infatti, di aumentare il finanziamento nazionale per la biodiversità.
  “Se vogliamo assicurare un’efficace attuazione degli SDGs – ha detto il sottosegretario all'Ambiente Barbara Degani - abbiamo bisogno di continuare a promuovere sinergie con il settore privato, anche al fine di incrementare le risorse disponibili attraverso strumenti finanziari innovativi. Ma abbiamo anche bisogno di coinvolgere i nostri territori, le autorità locali, il tessuto di piccole e medie imprese, le comunità, realizzando un cambiamento che parta dal basso”.
  L’Agenda post-2015 vuole essere realmente un’agenda di trasformazione inducendo un cambiamento di rotta attraverso modelli sostenibili di produzione e consumo  che insistano sulla creatività, sui saperi e le conoscenze tradizionali ma anche sull’innovazione e sulla tecnologia.
   A livello comunitario è stata promossa la strategia decennale “Europa 2020” per la crescita e l'occupazione, con il fine di colmare le lacune del modello di crescita europeo e creare le condizioni per uno sviluppo più intelligente, sostenibile e solidale.
   Per la cronaca l’Ue  si è data cinque obiettivi quantitativi da realizzare entro la fine del 2020. Riguardano l’occupazione, la ricerca e sviluppo, il clima e l'energia, l'istruzione, l'integrazione sociale e la riduzione della povertà. La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i governi nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, quali l'innovazione, l'economia digitale, l'occupazione, i giovani, la politica industriale, la povertà e l'uso efficiente delle risorse. Diversamente, i modelli di sviluppo e la crescita “business as usual” saranno insostenibili.
   Le giornate di lavoro in Corea, le Conferenze delle Parti, sono state in conclusione un’occasione importante per i Paesi Ue - singolarmente e nell’insieme Unione. Adesso le Parti devono insieme trovare idee ed energia per promuovere gli obiettivi di tutela e arricchimento della natura, di protezione della biodiversità e del capitale naturale che sono al centro dei temi della Convenzione.

 
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