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Le conseguenze dell’ibridazione tra specie selvatiche e domestiche

Un simposio internazionale a Grosseto dal 2 al 4 novembre, organizzato dal Parco della Maremma - Coordinamento scientifico dei professori Boitani e Ciucci - Federparchi presente

( 27 Ottobre 2014 )

Il presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna e membro del direttivo di Federparchi, Luca Santini, parteciperà - lunedì 3 novembre - al dibattito su ‘Ibridazione tra i mammiferi selvatici e domestici come minaccia e opportunità di conservazione’, in programma alla conferenza internazionale di Grosseto. Santini (in rappresentanza di Federparchi) siederà al tavolo istituzionale con i dirigenti e/o assessori di Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Wwf, Asl, Ministero dell’Ambiente e Ministero della Salute per parlare degli ibridi del lupo.
Sì, perché dal 2 al 4 novembre Grosseto ospiterà una conferenza internazionale di altissimo livello. Il programma completo, così come tutte le informazioni logistiche per partecipare, è disponibile sul sito www.ibriwolf.it
L’organizzazione logistica è stata affidata al Parco della Maremma nell’ambito del progetto Life Ibriwolf,  in corso dal 2011. La responsabilità scientifica del convegno, invece, porta le prestigiose firme del professor Luigi Boitani e del professor Paolo Ciucci, docenti al Dipartimento di biologia e biotecnologie de La Sapienza di Roma.
Il convegno è rivolto in particolare agli amministratori pubblici, alle organizzazioni del settore agricolo, ai tecnici (in particolare agronomi, biologi, naturalisti, genetisti e veterinari), alle associazioni ambientaliste e animaliste e alla comunità scientifica impegnata nelle ricerche sull’ibridazione tra specie selvatiche e domestiche.

Il simposio è articolato in due distinte sessioni. La prima sessione (il 2 e 3 novembre) è aperta a tutti e prevede l’intervento di esperti internazionali e nazionali (Allendorf, Redford, Paquet, Godinho, Randi, Apollonio, Schwartz, Demeter, Simberloff, Benson, Kilshaw, Fredrickson, Newsome, Trouwborst, Genovesi) con relazioni sui diversi aspetti dell’ibridazione antropogenica (casi in fase di studio, aspetti tecnici, legali, etici e gestionali). Al termine di queste due giornate, nel pomeriggio del 3 novembre, è previsto un dibattito a cui parteciperà il pubblico presente. Le presentazioni e il dibattito saranno in lingua inglese, con un servizio di traduzione simultanea. La sessione del 4 novembre si svolgerà invece sotto forma di tavola rotonda, aperta solo ai relatori della conferenza e alle figure coinvolte nella problematica della ibridazione a livello nazionale, e porterà alla redazione di un documento finale.

La conferenza affronterà l’argomento della diffusione di ibridi di specie selvatiche e domestiche nei suoi aspetti principali (scientifico, etico, gestionale) per fornire un contributo alla sua conoscenza e facilitarne la gestione pratica. Il progetto Life Ibriwolf, primo in Europa, ha affrontato sul territorio della provincia di Grosseto il problema dell’ibridazione di lupo e cane, sviluppando ed implementando una strategia volta a ridurre il rischio di diffusione del fenomeno agendo sui fronti della prevenzione e del contrasto diretto. Durante la conferenza saranno esposti dagli esperti del progetto le esperienze maturate, le lezioni apprese e le prospettive future, specie nel campo dell’effettivo riconoscimento degli individui ibridi, attraverso l’analisi dei caratteri fenotipici e di quelli genetici.

L’ibridazione è una minaccia che può portare alla rarefazione ed estinzione delle popolazioni locali delle specie selvatiche interessate e alla diffusione di ibridi con caratteristiche morfologiche, biologiche e comportamentali diverse da quelle parentali, con ripercussioni sulla tutela della biodiversità, sull’ambiente e sulle stesse attività economiche umane. L’ibridazione resta all’oggi un problema poco noto, ancora privo di riferimenti normativi e dalla gestione complessa, che sottende questioni non solo di natura biologica ed ecologica ma anche sociale, economica e politica.

In conclusione lo scopo principale della conferenza è quello di discutere sull’aspetto scientifico, etico, tecnico e gestionale dell’ibridazione antropogenica e produrre delle line guida generali per la sua gestione.

 
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