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Le aree protette che nel 2014 hanno completato il percorso CETS ritirano il certificato a Bruxelles

Complimenti a Parco del Pollino, Appennino Tosco Emiliano, Alta Murgia, Amp Torre del Cerrano, geoparco Colline Metallifere e Oltrepò Mantovano (al rinnovo)

( 15 Dicembre 2014 )   Si è svolta a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, l’11 dicembre, la cerimonia di premiazione in cui i vertici di 6 aree protette italiane hanno ricevuto l'accreditamento CETS. Si tratta del Parco del Pollino, dell’Appennino Tosco Emiliano, dell’Alta Murgia, dell’area marina protetta Torre del Cerrano (la prima AMP in Europa a poter vantare la Carta), del geoparco nazionale delle Colline Metallifere grossetane e del Sistema Parchi dell’Oltrepò Mantovano (al rinnovo della certificazione). Questi parchi hanno ritirato il certificato di area CETS conferito da Europarc Federation. L’evento dei Charter Award è stato organizzato da Renata Briano.
   Com’è noto, la Carta europea del turismo sostenibile nelle aree protette richiede un serio impegno da parte dell’Ente gestore dell’area protetta e un grande coinvolgimento del territorio. Il comitato di valutazione di Europarc, riunitosi in Germania in ottobre, dopo aver studiato attentamente le sette candidature italiane e i rapporti dei valutatori che in primavera avevano effettuato le loro verifiche sui territori, ha emesso il suo “verdetto” approvando il lavoro svolto dalle aree protette italiane. Rimandato solo il Parco Nazionale del Gran Sasso, con l’invito a definire meglio il suo coinvolgimento e a perfezionare alcuni aspetti del percorso.
   Nel corso della giornata a Bruxelles, oltre all’aggiudicazione e alla ri-assegnazione della Carta a 16 aree protette che hanno lavorato molto duramente per guadagnarsi i titoli, ci sono stati momenti  e occasioni di confronto. E’ stata presentata la nuova ‘Charter parks’ e gli amministratori delle aree protette hanno mostrato e raccontato come i parchi stiano effettivamente lavorando con le imprese turistiche e i tour operator in una rete che funziona. Lo scopo di questi incontri, infatti, è quello di capire meglio e sottolineare, attraverso esempi di buone pratiche, il ruolo che la Carta europea del turismo sostenibile gioca per il turismo, l'ambiente e lo sviluppo locale.
    La giornata è iniziata con il contributo dei relatori invitati. Il consigliere di Europarc Paulo Castro ha parlato in apertura del futuro della CETS. Poi, nell’ordine, la parola è andata a Michael O'Brien (European Commission), Ilona Lelonek e Olaf Holm (Parc Naturel Regional de la Montagne de Reims), portavoce dell’IPAMAC, che ha spiegato la metodologia della Carta (parte III).
   A Bruxelles sia il nuovo presidente di Europarc Federation Ignace Schops che il Comitato si sono complimentati con Federparchi per il supporto che dal 2008 offriamo alle aree protette italiane e che ha permesso negli anni un grande miglioramento del livello tecnico delle candidature. Importante ricordare anche l’appoggio del Ministero dell’Ambiente italiano alla diffusione della CETS nei parchi nazionali.
   Ad oggi, la rete dei parchi CETS ha raggiunto il numero di 131 aree in 16 paesi, parchi che condividono gli stessi principi nella conduzione delle loro attività turistiche. Con i nuovi ingressi, infatti, si assommano tre nuovi paesi dell’area balcanica: Bosnia-Erzegovina, Croazia e Serbia. Anche Federparchi – Europarc Italia dà loro il benvenuto.
Gli amministratori dei parchi premiati a Bruxelles insieme a Sammuri
Gli amministratori dei parchi premiati a Bruxelles insieme a Sammuri
 
Le aree protette che nel 2014 hanno completato il percorso CETS ritirano il certificato a Bruxelles
Le aree protette che nel 2014 hanno completato il percorso CETS ritirano il certificato a Bruxelles
 
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