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Inaugurato in Sicilia, nell'isola di Favignana, il centro di primo soccorso per tartarughe marine finanziato attraverso il Fondo italiano per la biodiversità

La soddisfazione del presidente di Federparchi Giampiero Sammuri

( 23 Luglio 2015 )

  È stato inaugurato oggi – giovedì 23 luglio - a Favignana, in Sicilia, il centro di primo soccorso per tartarughe marine. Il Comune di Favignana, l’ente gestore dell’Area Marina Protetta 'Isole Egadi', WWF Italia e Legambiente hanno sottoscritto una convenzione per la gestione della struttura.  Il Centro, il primo della Sicilia Occidentale per la cura e il recupero di animali in difficoltà, è stato realizzato grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente, di TartaLife e di Rio Mare, sponsor per l’intera area marina protetta delle Isole Egadi. È stato, inoltre, finanziato da Federparchi-Fondo Italiano per la Biodiversità, a cui aderisce il Gruppo Co.Ge.Di International (società di distribuzione proprietaria dei brand Uliveto e Rocchetta, acque della salute, Brio Blu ed Elisir di Rocchetta).All’inaugurazione sono intervenuti Giuseppe Pagoto, sindaco del Comune di Favignana e presidente dell’area marina protetta Isole Egadi, Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente e Stefano Donati, direttore dell’area marina protetta Isole Egadi.  “Siamo molto soddisfatti di aver contribuito con il Fondo italiano della biodiversità - ha detto Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi-Europarc Italia - alla realizzazione di questo Centro molto importante per la cura delle Caretta caretta. L'obiettivo del Fondo è quello di collaborare con aziende private raccogliendo risorse da destinare a piccoli e grandi progetti di salvaguardia della biodiversità nelle aree protette italiane appartenenti al network di Federparchi. Attraverso contributi, anche di piccola entità, si possono, infatti, realizzare progetti importanti per ridurre le minacce di estinzione che gravano oggi su numerose specie vegetali e animali”.   E’ stato coronato con l’inaugurazione odierna – hanno spiegato gli amministratori locali - un percorso durato 4 anni, avviato con il supporto delle 2 maggiori associazioni ambientaliste italiane, che ha visto convergere finanziamenti da soggetti pubblici e privati. Sarà il primo centro tartarughe dell'area trapanese e, con i fondi del progetto comunitario Tartalife, diventerà un vero ospedale. Oltre a tutelare questa specie consentirà di svolgere un fondamentale lavoro di sensibilizzazione.Il centro di primo soccorso per tartarughe marine sull’isola di Favignana nasce per creare una base operativa per tutte le attività attinenti la tutela di questi splendidi esemplari che popolano i nostri mari e sopperire a una carenza di analoghe strutture nel trapanese. Il Centro è stato realizzato nel palazzo Florio, residenza liberty e neogotica di proprietà del Comune di Favignana, nel cuore del centro abitato del paese e in prossimità del porto. Il canale di Sicilia è il punto di maggior passaggio di tartarughe marine in tutto il Mediterraneo. Nel 2014, inoltre, l’isola di Marettimo, la più occidentale delle Egadi facente parte del Comune di Favignana, è stata un sito di nidificazione di questi animali.Il Fondo Italiano per la Biodiversità, finanziatore del Polo di Favignana, è stato istituito da Federparchi-Europarc Italia. Oltre al progetto nell’area marina protetta Isole Egadi, ha finanziato di recente anche un’iniziativa nel Parco regionale della Maremma, “Maremma Social Mapping: il network della biodiversità”. Il Gruppo Co.Ge.Di International è il primo sostenitore del Fondo. Contribuendo alla realizzazione di azioni concrete a favore della tutela della biodiversità, espone, sulle etichette dei brand Uliveto e Rocchetta, acque della salute, Brio Blu ed Elisir di Rocchetta, il logo del Fondo Italiano per la Biodiversità.   

 
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