L'uso illegale del veleno contro la fauna è una pratica molto diffusa che va contrastata con determinazione. Essa costituisce una delle minacce più impattanti sulla conservazione, a livello europeo, degli uccelli necrofagi e di molte specie di mammiferi carnivori. Il tema è stato affrontato nel corso di formazione di Federparchi per il personale tecnico e scientifico delle Aree protette tenutosi martedì 11 giugno presso la sede di Roma Natura, all’interno della Riserva Naturale di Monte Mario nella. capitale. L’appuntamento si è svolto nell’ambito de progetto LIFE Egyptian Vulture LIFE16 NAT/IT/000659 - AZIONE C3.
Il progetto, in fase di attuazione in Italia e nelle Isole Canarie, ha la finalità di favorire la conservazione del capo vaccaio. Nel corso della giornata si è fatto il punto sulle conoscenze relative all'avvelenamento della fauna in Italia, sulla normativa vigente, sull'impatto che il veleno determina sulle specie sensibili e sulle criticità che si incontrano nel contrastare il fenomeno.
Sono state presentate le misure attuabili per prevenirne e per mitigarne l'impatto sulla fauna; tra queste l'impiego delle Unità Cinofile Antiveleno, gestite dal Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri CUFA ed attivate grazie ad alcuni progetti LIFE.
Sono state illustrate, inoltre, le attività principali che vengono messe in atto con il progetto LIFE Egyptian Vulture, molte delle quali all'interno di aree protette di Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.