Da oltre un anno, da quando è stato avvistato l’esemplare, è in atto il monitoraggio della grotta dell’isola di Capraia (Arcipelago toscano) scelto come dimora da una foca monaca. L’attività di verifica e monitoraggio ha coinvolto il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’Ispra, il Comune di Capraia e la Capitaneria di Porto.
La foca monaca mancava dalle acque del Tirreno centrale dagli anni sessanta e il suo ritorno ha un enorme valore per quanto riguarda la tutela della biodiversità marina. Sino ad oggi della foca monaca esistevano immagini solo di pochi secondi effettuate con riprese occasionali a filo d’acqua. Per la pima volta si riesce a vedere l’animale all’interno della sua “tana” in fase di riposo nonché nei movimenti di entrata e uscita dall’acqua. Secondo una prima stima dovrebbe trattarsi di un esemplare adulto.
Alla conferenza stampa, svoltasi in collaborazione con Federparchi, hanno partecipato il presidente del PNAT e di Federparchi Giampiero Sammuri, le ricercatrici dell’ISPA Giulia MO e Sabrina Agnesi, che hanno seguito tutta la parte scientifica del monitoraggio, la sindaca di Capraia Marida Bessi e il capitano Giovanni Scattola capo reparto operativo della Direzione marittima di Livorno – Capitaneria di Porto.
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