La Foresta di Monte Falterona diventa area a tutela assoluta grazie ad un progetto di conservazione della Biodiversità curato da Federparchi e BARACLIT S.p.A. d’intesa con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Si tratta di una porzione di Foresta di Faggio di 30 ettari, collocati in un’area nei pressi delle sorgenti dell’Arno di particolare interesse naturalistico e ambientale, dove non verrà effettuata alcuna forma di sfruttamento forestale, in quanto destinata alla maturità e a incrementare la quantità di biomassa per assorbire e stoccare per decenni elevatissime quantità di carbonio.
Il progetto punta a valorizzare il capitale naturale coinvolgendo i soggetti produttivi presenti sul territorio e consiste nella tutela assoluta dei processi naturali che porteranno la foresta a crescere senza che l’uomo effettui alcuna utilizzazione o gestione forestale. Sarà comunque consentito visitare liberamente la foresta, potendone ammirare l’evoluzione spontanea e godere dei benefici, anche sanitari e spirituali, che questa ci regala purché si rispettino le regole fondamentali per la conservazione della natura.
A tale scopo è stato realizzato un pannello informativo che, oltre a descrivere l’area e la sua storia, fornisce anche le raccomandazioni fondamentali per visitare la foresta.
Il pannello è stato inaugurato nel corso di una visita sul campo il 31 luglio dei rappresentanti del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Federparchi e Baraclit.
Luca Santini, presidente di Federparchi e del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, commenta l’evento: “La tutela degli habitat naturali necessita del contributo di tutti, a partire dalle singole persone sino alle aziende che insistono sul territorio. Per la sostenibilità, è di grande importanza il ruolo e delle imprese, che sempre di più si orientano su modelli produttivo ecocompatibili e cercano di entrare in relazione con le aree protette. L’apporto di Baraclit nella realizzazione di una zona di tutela assoluta al Monte Falterona è un contributo importante per la creazione di comunità sensibili ai temi della conservazione della natura”.
Annalisa Baracchi, presidente di Baraclit: «Quando abbiamo deciso di sponsorizzare un progetto legato ai temi della decarbonizzazione e della valorizzazione delle risorse naturali per lo sviluppo sostenibile delle comunità, abbiamo scelto con fermezza e convinzione di fare qualcosa di significativo per la nostra terra. Non abbiamo pensato a progetti distanti anche se lodevoli dall’altra parte del Mondo. Abbiamo preferito muoverci a Km 0, in una logica di prossimità, ma al tempo stesso di efficacia immediata privilegiando la tutela di alberi adulti rispetto a progetti di riforestazione consistenti nella piantagione di giovani alberi che impiegano molti anni prima di offrire contributi ambientali significativi. Questa scelta inoltre è stata dettata dalla volontà di promuovere le bellezze paesaggistiche e la ricchezza storico-culturale del nostro territorio. Il progetto di salvaguardia della faggeta del Monte Falterona si inserisce, infatti, in un’area suggestiva ed iconica come la zona di Capo d’Arno. Grazie al progetto di Federparchi siamo davvero felici di poter lasciare in eredità alle generazioni future un patrimonio tanto prezioso.”
L’intervento è stato realizzato operativamente da Federparchi, grazie all’impegno di BARACLIT S.p.A., azienda attiva nel territorio del Parco, e dell’Ente Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, che ha individuato e reso disponibile la superficie.
Chi è Baraclit
BARACLIT S.p.A. è un’azienda con sede a Bibbiena (AR), dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale e logistica. Società sensibile e impegnata nella sostenibilità è membro del Green Building Council Italia e ha ottenuto 3 certificazioni EPD (Dichiarazioni Ambientali di Prodotto) per i suoi sistemi prefabbricati più sostenibili. Offre soluzioni costruttive “chiavi in mano” con formula Baraclit BEST (Building, Energy, Service, Technology), proponendo progetti a basso impatto ambientale ed energeticamente autosufficienti.