IUCN Informa - Newsletter num.3, Agosto-Ottobre 2024
A Bruges Il Forum regionale per la Conservazione Europa Nord-Asia
Proposta IUCN Italia per Liste Rosse dell'Arco alpino,
Tutela del lupo, da "rigorosa" a "semplice", la UE sancisce il cambio di status
II Forum Green List 22 ottobre, annuncio
RCF a Bruges, per una visione condivisa del futuro della conservazione
Linee Guida per Liste Rosse nazionali, pubblicazione della SSC (Species Survival Commission)
Si è svolta l'Assemblea dei soci del Comitato italiano IUCN
Green List IUCN, il secondo Forum delle aree protette italiane
NEWS
Previste 46 sessioni tematiche, disponibile il programma in evoluzione
30 agosto 2024
Il Forum Regionale sulla Conservazione per Europa occidentale ed Europa orientale, Asia settentrionale e centrale si riunirà dal 30 settembre al 3 ottobre a Bruges, in Belgio. Il Forum raggruppa i componenti di queste aree geografiche e sarà un'importante opportunità per presentare il lavoro svolto, le questioni relative allo sviluppo sostenibile e le priorità di conservazione sia in un'ottica globale che quella regionale, per far portare avanti gli obiettivi della IUCN e al fine di programmare e indirizzare la direzione strategica dell'IUCN nelle regioni.
Sono già disponibili il programma dei lavori e i titoli delle 46 sessioni parallele che si svolgeranno nei primi due giorni. Nella struttura dove si svolge il meeting sarà anche allestita una mostra sulla conservazione con idee e proposte innovative con particolare attenzione ai giovani. Sono attese oltre 500 persone.
La IUCN convoca periodicamente i suoi Forum Regionali sulla Conservazione (RCF) come momento di confronto per i membri, le commissioni e il segretariato dell'IUCN al fine di prepararsi al prossimo Congresso mondiale sulla conservazione.
Proposta del Comitato Italiano, con CIPRA e CCB- Convenzione Alpi, al Forum Regionale della Conservazione di Bruges
24 settembre 2024
La eco-regione Alpina presenta una notevole omogeneità degli ecosistemi e degli habitat in contrapposizione alla frammentazione delle entità politiche in cui è suddivisa. Le caratteristiche geografiche, ambientali e territoriali si riflettono anche nella presenza delle specie di flora e fauna presenti su tutto il suo territorio la cui biodiversità è soggetta a perdite e minacce comuni.
Per tali motivi sarebbe di grande importanza e utilità mettere in campo strumenti di analisi e di monitoraggio della biodiversità che abbiano dei parametri comuni per tutto l'Arco alpino, indipendentemente dagli status istituzionali del territorio che, per quanto riguarda la tutela dell'ambiente, è oggetto di diversi approcci normativi sia tra Stati diversi che tra Enti regionali diversi.
Il Comitato italiano dell'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, insieme alla CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) e in collaborazione con il Comitato Consultivo sulla Biodiversità (Alpine Biodiversity Board, ABB) della Convenzione delle Alpi, gestito dal MASE, propone di mettere in campo una Lista Rossa della biodiversità alpina, partendo da una valutazione delle Liste Rosse dei singoli paesi della regione e finalizzata ad avere criteri omogenei di valutazione per le specie presenti in tutta l'area. La proposta sarà avanzato nel corso dei lavori del Forum Regionale per la Conservazione Europa Asia Settentrionale della IUCN che si svolge a Bruges, in Belgio, dal 30 settembre al 3 ottobre. Il progetto fa riferimento ad altre positive esperienze di Liste Rosse regionali, come quella del Mar Baltico.
Una Lista Rossa Alpina, pertanto, sarebbe uno strumento importante per le politiche di gestione e programmazione per la conservazione della biodiversità in tutta la regione e potrebbe essere finanziata anche attraverso strumenti comunitari come, ad esempio, il programma INTERREG Spazio Alpino.
Il Comitato italiano proporrà al Forum la definizione di una road map per realizzare il progetto delle nuova Lista Rossa regionale.
Il Coreper dell'Unione Europa ha abbassato il livello di protezione della specie nell'ambito dei criteri della Convenzione di Berna
26 settembre 2024
Gli Stati membri dell'Unione Europea hanno deciso, alla riunione del Coreper - il Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell'Unione europea - per l'inserimento del lupo nell'allegato III della Convenzione di Berna. La modifica della Convenzione - scrive il sito dell'ANSA - declassa la protezione del lupo "da rigorosa a semplice". L'obiettivo è di garantire una maggiore flessibilità per permettere di affrontare i casi più difficili di coesistenza tra lupi e comunità negli Stati che ne hanno necessità. Dal momento che la Convenzione di Berna è attuata mediante direttiva, resta salva la possibilità per gli Stati membri di mantenere una disciplina più forte per la riduzione dello status di protezione del lupo come previsto dalla Convenzione di Berna. La decisione è stata assunta a larga maggioranza dai rappresentanti dei 27 paesi dell'Unione. In ogni caso la ratifica definitiva si avrà nel mese di dicembre, quando il segretariato discuterà della modifica della Convenzione di Berna.
Il Lupo aveva già subito, in Italia, una variazione nella classificazione eseguita secondo i criteri della IUCN. Secondo la Lista Rossa dei vertebrati italiani del 2022 il lupo è attualmente definito come specie "quasi minacciata", codice NT (near threatened), a fronte della precedente classificazione come specie "vulnerabile", VU, adottata nella Lista Rossa del 2013.
Meeting online dalle ore 10 alle 13 su obiettivi e strategie per la prestigiosa certificazione internazionale
07 ottobre 2024
Raggiungere gli obiettivi di conservazione e governance al fine di accedere alla Green List, la prestigiosa certificazione internazionale della IUCN. A questo scopo il 22 ottobre si terrà Online, ore 10-13, il secondo Forum italiano della Green List. Lo scopo principale della "lista verde" per le Aree Protette (GLPA), infatti, è il riconoscimento internazionale per le AA.PP. che raggiungono efficaci livelli di gestione attraverso un processo di verifica articolato in 50 indicatori suddivisi in 4 ambiti: Governance, Pianificazione, Gestione e Risultati. Per ognuno di questi ambiti, sono definiti i criteri, gli obiettivi e la relativa documentazione per la verifica da parte del gruppo di esperti italiano (EAGL) e della stessa commissione centrale della IUCN.
Il Forum farà il punto sul lavoro svolto individuando nuovi step nell'ambito della strategia condivisa. Particolare rilevanza avrà anche il bilancio sull'attività del gruppo dei verificatori EAGL Italia.
A Bruges quattro giorni di confronto per portare avanti gli obiettivi di tutela della natura in vista del Congresso IUCN del 2025
07 ottobre 2024
"In questo momento critico per il futuro del pianeta, è urgente e necessario un cambiamento profondo ed è nostra responsabilità essere parte di questo processo mettendo sul tavolo la scienza e le tradizioni, lavorando con persone di diversi settori e intraprendendo azioni di conservazione sul campo. Il cambiamento è possibile", lo ha affermato Grethel Aguilar, direttrice generale dell'IUCN, nel suo intervento conclusivo del Forum Regionale per la Conservazione Europa - Asia nord e centrale svoltosi a Bruges, in Belgio, dal 30 settembre al 3 ottobre. "L'Unione- ha aggiunto - è più forte che mai e, restando uniti come portavoce della natura, possiamo guidare questo cambiamento e plasmare un mondo in cui le persone e il pianeta possano prosperare come una cosa sola".
"In questi tre giorni abbiamo ottenuto risultati importanti, dallo scambio di buone pratiche alla preparazione per il Congresso mondiale sulla conservazione dell'IUCN del 2025, oltre ad una importante collaborazione fra i nostri associati di tutta Europa, Asia settentrionale e centrale, per fare della IUCN un punto di riferimento globale sulla sostenibilità", ha affermato Hilde Eggermont, vicepresidente dell'IUCN e direttore generale dell'Istituto di ricerca per la natura e le foreste.
Durante il Forum i partecipanti hanno discusso delle principali sfide internazionali da affrontare, dalla biodiversità e dalla crisi climatica alla giustizia sociale, e di come l'IUCN può contribuire al meglio con analisi e proposte per individuare e proporre soluzioni praticabili e sostenibili.
"Sono profondamente ispirato dall'impegno dei nostri membri, esperti e partner provenienti da tutta Europa, Nord e Asia centrale. Insieme, abbiamo gettato solide basi per il futuro della conservazione nella nostra regione e stiamo portando avanti una visione ambiziosa e unita per una IUCN di grande impatto nella regione", ha sottolineato Boris Erg, direttore regionale europeo della IUCN.
Nel corso del Forum, che si è articolato in discussioni plenarie e 58 sessioni tematiche, i partecipanti si sono confrontati sulla elaborazione di una strategia e di punti per un programma ventennale dell'IUCN. Tesi che saranno discusse e approvate al Congresso IUCN del 2025, che si terrà ad Abu Dhabi, insieme alle altre mozioni di tutto il mondo.
Il Forum ha anche celebrato il ventesimo anniversario dell'ufficio dell'IUCN per l'Europa orientale e l'Asia centrale, con sede a Belgrado, in Serbia. Il Forum regionale è stato organizzato con il sostegno del governo delle Fiandre, della città di Bruges, del referenti belgi dell'IUCN e di partner locali.
6 - IUCN, Linee Guida per le Liste Rosse nazionali
Pubblicazione del Gruppo di lavoro della SSC (Species Survival Commission)
10 ottobre 2024
Il Global Biodiversity Framework (GBF) chiede ai paesi aderenti, nell'ambito dei report nazionali da inoltrare alla Convenzione sulla diversità biologica (CBD), un aggiornamento in merito all'evoluzione dei livelli di rischio di estinzione delle specie. La GBF invita pertanto a garantire la necessaria priorità nell'elaboraizone delle Liste Rosse nazionali, rientrando queste ultime nelle Strategia Nazionali sulla Biodiversità. Si sollecitano gli aderenti anche ad istituire o rafforzare i piani d'azione (NBSAP) e i programmi di lavoro per le Liste rosse nazionali.
Per la Commissione per la Sopravvivenza delle Specie (SSC) della IUCN l'istituzione di un programma nazionale di Lista Rossa necessita un'attenta riflessione per fine di garantire che essa sia ben strutturata e gestita con accuratezza.
Basandosi sulla lunga esperienza nei diversi aspetti che riguarda la loro realizzazione, il Gruppo di lavoro sulle Liste Rosse nazionali del Comitato scientifico Lista Rossa IUCN - SSC - ha pubblicato le Linee Guida aggiornate per aiutare i paesi a sviluppare i propri programmi nazionali per la realizzazione delle Liste Rosse.
7 - Si è svolta l'Assemblea dei soci del Comitato italiano IUCN
Il Contrammiraglio Francesco Tomas eletto presidente, Giampiero Sammuri vice. Molti i punti discussi con piena condivisione
18 Ottobre 2024
Si è riunita il 17 ottobre l'assemblea dei soci del Comitato italiano della IUCN. Diversi i punti all'ordine del giorno che sono stati tutti affrontati e discussi con ampia partecipazione e condivisione.
Il primo punto è stata l'elezione del nuovo consiglio del Comitato italiano. Con ampia condivisione e alla unanimità il Contrammiraglio Francesco Tomas, attuale direttore generale della Direzione Tutela Biodiversità e Mare del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, è stato eletto presidente del Comitato italiano. Vice presidente è stato confermato, sempre alla unanimità, Giampiero Sammuri. Gli altri membri del Consiglio del Comitato sono: Federica Barbera (Legambiente); Isabella Pratesi (WWF); Piero Genovesi (ISPRA); Simona Bonelli (UZI); Rita De Stefano (Istituto Pangea).
"Ringrazio per la fiducia accordatami dai soci – ha affermato Tomas – ci attende un percorso da fare insieme saldamente orientato alla tutela della biodiversità in tutti gli ambiti e sono sicuro che saremo in grado di raggiungere risultati significativi anche mettendo a frutto i prossimi impegni internazionali, a cominciare dalla COP 16 per la Biodiversità che si terrà a Cali e dal Congresso mondiale della IUCN".
"Sono onorato per la riconferma, ritengo - ha sottolineato Sammuri - che occorra definire un quadro di iniziative con obiettivi praticabili da parte del Comitato italiano IUCN che metta al centro la tutela delle specie minacciate"
L'assemblea è poi proseguita affrontando le proposte per la elaborazione del Piano di Lavoro per il 2025, con particolare riferimento alla necessità di allineare le Liste Rosse delle specie endemiche nazionali con Red List Globali attivando un gruppo esperti per validazione Liste Rosse. Necessario anche l'aggiornamento delle specie minacciate nei parchi nazionali e l'aggiornamento delle schede relative alle specie minacciate presenti sul sito IUCN-it. Inoltre è stata condivisa l'intenzione di sperimentare la green status of species, testando almeno due specie italiane. Si è parlato anche di una possibile Lista Rossa dei Sirfidi italiani.
La discussione è proseguita con ampi approfondimenti su numerosi aspetti inerenti ai temi della conservazione, partendo dal recente Forum Regionale Europa Nord Asia svoltosi a Bruges, in Belgio, dal 30 settembre al 3 ottobre 2024, e con un focus sulle modalità di realizzazione delle Liste Rosse. I membri del comitato che hanno partecipato all'importante incontro (Pietrafesa, Avesani, Ardito) hanno riportato le loro valutazioni personali. Altrettanta attenzione e riflessione è stata posta sui temi della Green list delle aree protette con l'obiettivo di diffonderne ulteriormente la conoscenza tra le aree protette italiane.
Il dibattito si è poi orientato sui vari impegni e appuntamenti sia per i temi specifici del Comitato italiano che in vista del Congresso mondiale della IUCN che si terrà nel 2025 e il relativo posizionamento e contributo del Comitato.
La riunione si è conclusa con l'intento comune di convocare velocemente un nuovo incontro del comitato con la proposta del Presidente Tomas e del vicepresidente Sammuri di privilegiare la presenza rispetto alla modalità online.
8 - Green List IUCN, il secondo Forum delle aree protette italiane
Presentato lo strumento IBEX per la ottimizzazione dei processi di accesso alla certificazione
22 Ottobre 2024
Come raggiungere gli obiettivi di conservazione e governance al fine di accedere alla Green List, la prestigiosa certificazione internazionale della IUCN. A questo scopo il 22 ottobre si è svolto, online, il secondo Forum italiano della Green List.
L'incontro è stato aperto da Daniela Alunno Mancini, dirigente MASE III Divisione, che si è soffermata sul valore internazionale delle Green List IUCN che va a definire e valorizzare esperienze di eccellenza delle aree protette sia dal punto di vista della governance che delle azioni di conservazione, proiettando il parco in una dimensione internazionale.
Il percorso Green List è stato illustrato da Carla Danelutti, coordinatrice del programma regionale del Centro per la Cooperazione del Mediterraneo dell'IUCN. Danelutti ha descritto i vari step necessari per entrare nella Lista, un processo di verifica articolato in 50 indicatori suddivisi in 4 ambiti: Governance, Pianificazione, Gestione e Risultati.
Rita De Stefano, portavoce della EAGL Italia, ha invece illustrato le attività del gruppo italiano dei verificatori (Expert Assessment Group for Green List - EAGL), che sono coloro che materialmente si occupano delle verifiche sul campo degli stati di avanzamento dei percorsi per l'ottenimento (o la conferma) della Green List rispetto agli obiettivi ed ai risultati effettivamente raggiunti
Pietro Sandini, del Conservation Programma Project IUCN, ha illustrato l'innovativo strumento IBEX, un software specificamente tarato per i processi di autovalutazione di un'area protetta che intende avviare l'accesso alla Green List. L'IBEX è in grado di velocizzare e semplificare la gestione delle procedure Green List riuscendo in modo accessibile e intuitivo ad individuare i parametri fondamentali richiesti all'Area protette per la certificazione.
Andrea Porchera, del parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, ha riportato l'esperienza pilota fatta dal parco che per primo ha sperimentato in Italia lo strumento IBEX. Un programma che può aiutare i parchi che intendono accedere alla Green List.
Maurizio Burlando e Andrea Gennai, rispettivamente direttori dei parchi nazionali Arcipelago Toscano e Foreste Casentinesi, hanno entrambi riportato le esperienze concrete e gli effetti positivi ottenuti dai due parchi che, insieme al Gran Paradiso, sono gli unici in Italia che sono entrati nella Green List. Burlando ha fatto riferimento alla specificità di parco con estensione a mare e alla varietà degli ecosistemi delle sette isole dell'Arcipelago Toscano; Gennai si è soffermato su come il livello di dettaglio degli indicatori Green List aiutino molto anche nella fase di attuazione delle azioni di conservazione svolta sul territorio.
Giampiero Sammuri, vicepresidente del Comitato italiano IUCN, nel concludere l'incontro ha ricordato come persistano i problemi di risorse umane e risorse economiche per le aree protette. Su quelle umane c'è la problematica legata alla carenza di profili specializzati necessarie per le aree protette, evidenziata anche nella relazione annuale della Corte dei conti sui bilanci dei parchi nazionali. In merito alle risorse economiche per i parchi nazionali c'è un problema di rigidità delle norme di spesa per cui, pur avendo disponibilità, non si possono utilizzare per le specifiche esigenze (compreso il personale di alta specializzazione). Sammuri, inoltre, ha sottolineato la necessità da parte dello Stato di investire più per la tutela della biodiversità, magari dirottando consistenti risorse indirizzate per sentieri e muretti secco (cose sicuramente utili, ma già abbondantemente finanziate) al fine di perseguire gli obiettivi individuati con la relativa Strategia nazionale. Sarebbe anche importante incentivare il monitoraggio dei singoli parchi sul loro territorio al fine di porre maggiore attenzione alle specie minacciate presenti nelle aree protette.