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Federparchi invitata dai Parchi regionali francesci a parlare di CETS e di cooperazione europea

Obiettivo la promozione della ‘Destinazione Parchi’ (sia a livello nazionale che a livello continentale) attraverso la creazione di prodotti turistici

( 26 Novembre 2014 )   Federparchi Europarc Italia, insieme a Europarc Spagna, ha partecipato nei giorni scorsi (dal 19 al 21 novembre) a un seminario organizzato dai parchi regionali francesi sul tema "Turismo, divertimento e sport in natura: stato dell'arte e prospettive”. L’evento si è svolto nel parco regionale del Vexin francese. L'incontro ha visto anche la partecipazione, in videoconferenza, di Paulo Castro, consigliere di Europarc.
   Oltre a presentare l'esperienza nei parchi italiani e l'impegno della federazione sulla Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette, la dottoressa Stefania Petrosillo (responsabile CETS di Federparchi) ha preso parte al gruppo di lavoro sulle prospettive della cooperazione tra Francia, Spagna e Italia in materia di turismo sostenibile, presentando poi in plenaria i risultati emersi dal dibattito, che tracciano in qualche modo la rotta per il lavoro da promuovere in comune nel prossimo futuro.
   L'ambizione condivisa è quella di promuovere e rendere concreta l'idea che "i parchi sono un luogo dove il turismo si fa in modo diverso". Per realizzare questa ambizione, la CETS è certamente uno degli strumenti possibili, e oggi è diventato lo strumento principale che i parchi europei hanno in comune.
   Il risultato a cui mirare è dunque la promozione della ‘Destinazione Parchi’ (sia a livello nazionale che a livello europeo) attraverso la creazione di prodotti turistici e la loro diffusione. Per far questo insieme occorre avere un approccio cosiddetto ‘puzzle’: grandi progetti di sistema e progetti più ristretti, ma con la stessa ambizione e visione. Inoltre, per quanto strategica sia la cooperazione tra i tre paesi maggiormente impegnati nella CETS, per mantenere una dimensione europea occorre non dimenticare di rafforzare il dialogo anche con il mondo anglosassone, il nord Europa e i Balcani.
  Infine gli esperti ci dicono che ormai il turista, anche quando appare soddisfatto, risulta poi "infedele". Necessario quindi trasformare questo elemento di debolezza in un punto di forza. In pratica i clienti dei parchi francesi di oggi potranno essere domani visitatori dei parchi italiani e viceversa.
 
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