Si chiude il congresso mondiale delle aree protette, Federparchi sempre protagonista (WPC 12)

( 19 Novembre 2014 )  Ultimo giorno di lavori al congresso mondiale dei parchi. Per la delegazione di Federparchi-Europarc Italia è stata l’ennesima giornata di incontri e confronti. Il presidente Giampiero Sammuri è rimasto per oltre un’ora a colloquio con il direttore generale di WWF International, il livornese Marco Lambertini, molto legato al parco nazionale dell’Arcipelago toscano presieduto da Sammuri. Una rimpatriata tra toscani a Sydney.  Si è parlato del futuro delle aree protette nel mondo, dei parchi europei e dei problemi che vivono quelli italiani. Infine del Santuario Pelagos, istituito in Italia dal Ministero dell'Ambiente con il nome di Santuario per i mammiferi marini, un area marina protetta sui generis ricompresa nel territorio francese, monegasco e italiano. Lambertini ha insistito sul ruolo che può svolgere il WWF nel mondo, e anche in Italia, per diffondere un approccio scientifico alla conservazione.
   La più grande novità emersa dal congresso, nel confronto con Durban 2003, è stata il riconoscimento dell'importanza delle comunità locali, soprattutto quelle indigene, per la salvaguardia della biodiversità mondiale. Altro aspetto interessante è che, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, la conservazione della biodiversità diventa sempre più partecipata, anche per i giovani.
   Il summit mondiale  si conclude quindi con una serie di impegni concreti (i cosiddetti ‘Commitment’) per i prossimi 10 anni, assunti a vario livello, a partire dai governi dei venti Grandi. Federparchi – Europarc Italia si è impegnata a candidare almeno altre 5 aree protette italiane per l’inserimento in Green List, “lo strumento più innovativo emerso dal congresso” - come ha detto il direttore del programma aree protette dell'IUCN Trevor Sandwith.
   La delegazione ha infine incontrato Alexandra Petermann, direttore esecutivo della riserva biologica di Huilo Huilo (Cile), che intende intraprendere la strada della Green List ed è rimasta impressionata dal ruolo svolto dall’Italia (attraverso Federparchi) e dalla qualità gestionale del parco nazionale del Gran Paradiso.