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Lo Stato di Conservazione della biodiversità nei parchi nazionali

Federparchi partecipa al convegno promosso dal Ministero e dai Carabinieri Forestali

( 14 Settembre 2023 )

 

Il sistema delle aree protette costituisce uno strumento fondamentale per la conservazione dei valori naturalistici di maggior pregio e rilevanza nazionale.  Per la loro tutela occorrono adeguati interventi di conservazione nonché un servizio di sorveglianza svolto dai reparti specializzati dei Carabinieri forestali (CUFA – Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari)

La Direzione Generale Natura e Mare del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroforestali Carabinieri hanno organizzato il convegno "Lo stato di conservazione della biodiversità nei Parchi Nazionali" che si è svolto a Roma il 14 settembre presso la Biblioteca nazionale.

L’incontro è stato aperto dal sottosegretario del MASE Claudio Barbaro che, oltre a ribadire il ruolo fondamentale di sorveglianza che svolgono i Carabinieri del CUFA,  ha illustrato l’intenzione del Ministero di mettere in campo gli Stati Generali delle Aree Protette al fine delineare una strategia di sistema per i parchi.  Barbaro ha fatto anche riferimento alla necessità di portare il tema della tutela biodiversità all’interno delle scuole.  

Il convegno è stato introdotto dal comandante  dei CUFA gen. Corpo d’Armata Andrea Rispoli e da una relazione del comandante Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi gen. di Divisione Nazario Palmieri.

Il presidente di Federparchi Luca Santini è intervenuto nel panel “la valorizzazione naturalistica nei parchi nazionali”, moderato da Giovanni Cannata, presidente del parco nazionale di Abruzzo Lazio e Molise, a cui hanno partecipato anche Gaetano Benedetto, WWF Italia; Daniela Di Novi, dirigente MASE; Bartolomeo Schirone, Università della Tuscia.

“I Carabinieri forestali svolgono un ruolo determinante non solo per i compiti di sorveglianza, ma anche per il monitoraggio che svolgono sulla biodiversità e per il contatto con le popolazioni  che vivono nelle aree protette. – ha affermato Luca Santini nel suo intervento -  Gli abitanti  dei parchi nazionali hanno ben compreso, da oltre un decennio, l’importanza e il valore delle aree protette, anche perché hanno visto i benefici in termini di sviluppo sostenibile del territorio. C’è invece ancora tanto da fare per diffondere una cultura della convivenza  con la natura al di fuori dei parchi. E non vale  solo per i grandi mammiferi, a partire da lupo e orso come emerge dai recenti e gravi fatti di cronaca, e verso i quali si registra molta sensibilità ed emotività. Bisogna far capire che vanno salvaguardate tutte  le specie a rischio perché sono indispensabili alla catena della biodiversità; penso all’importanza degli insetti, penso al ruolo fondamentale che svolgono gli impollinatori.  E poi – prosegue il presidente di Federparchi - serve un’azione decisa per la tutela del patrimonio vegetale, a partire da quello forestale, per l’enorme quantità di servizi ecosistemi che offre: assorbimento dell’anidride carbonica, aria pulita, acqua, ossigeno, contenimento del territorio contro il dissesto idrogeologico. Il sistema dei parchi può e deve lavorare in piena sinergia coinvolgendo tutti i soggetti interessati, per rafforzare la consapevolezza fra i cittadini dell’importanza della tutela della  biodiversità. E’ l’uomo che ha bisogno del bosco, non il contrario.”

 

Allegati
Lo Stato di Conservazione della biodiversità nei parchi nazionali
Lo Stato di Conservazione della biodiversità nei parchi nazionali
 
gen Andrea Rispoli Carabinieri CUFA
gen Andrea Rispoli Carabinieri CUFA
 
Lo Stato di Conservazione della biodiversità nei parchi nazionali
Lo Stato di Conservazione della biodiversità nei parchi nazionali
 
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