Si è svolto il 12 dicembre il quarto incontro del Forum permanente della Carta Europea del Turismo Sostenibile del Parco nazionale del Pollino, che si candida a rinnovare la certificazione rilasciata da Europarc Federation, fondamentale per lo sviluppo di adeguate strategie di sostenibilità per il comparto del turismo nelle aree protette. I temi chiave affrontati nell’incontro, che ha registrato una notevole ed entusiasmante partecipazione, sono stati relativi alla necessita di migliorare il benessere della comunità locale; l’importanza di intervenire sulla formazione e rafforzare le competenze dei soggetti coinvolti (capacity building); sul monitoraggio delle prestazioni e degli impatti del turismo nel parco nazionale e, infine, sul valore di svolgere una comunicazione efficace delle azioni messe in campo e sull’impegno per l’applicazione della Carta.
Il percorso intrapreso dal Parco, con il supporto di Federparchi, ha posto particolare attenzione proprio sul ruolo e compiti del Forum permanente che oggi conta ben 79 membri, dimostrando di essere un Forum presente, attivo, interessato e competente. Ampia e costruttiva anche la discussione e la elaborazione della Strategia CETS del Parco. Il Forum CETS, infatti, costituisce il luogo attraverso cui garantire un approccio partecipativo, in cui il coinvolgimento diretto delle parti interessate sia effettivo, creando, così, le condizioni per un dibattito proficuo e un processo decisionale ampio ed efficiente.
Il confronto sulla elaborazione di una nuova strategia per il turismo sostenibile nel parco nazionale, è partito dall’analisi SWOT, (Stenghts,Weaknesses, Opportunities, Threats – Punti di forza, criticità, opportunità, minacce) nell’ambito dell’area protetta.
Punti di forza: Il Pollino è caratterizzato da paesaggi diversificati, flora e fauna uniche che attraggono gli amanti della natura e gli appassionati di ecoturismo. Si tratta di un territorio ricco di cultura e tradizioni; l’artigianato locale e la gastronomia tipica offrono esperienze autentiche ai visitatori interessati alla cultura. Il parco ha un potenziale turistico non ancora sfruttato che può consentire lo sviluppo di iniziative di turismo sostenibile a partire da una vasta rete di sentieri escursionistici che offre opportunità per l'escursionismo, il trekking e altre attività all'aria aperta.
Criticità: si registra la mancanza di infrastrutture turistiche ben sviluppate e di servizi adeguati per i visitatori. Alcune aree del parco potrebbero essere difficili da raggiungere a causa di una viabilità non sufficientemente adeguata alla fruizione. Si riscontra, inoltre, una scarsa visibilità internazionale del parco e un problema di concentrazione dei flussi durante i periodi di alta stagione, con cali durante i mesi meno affollati.
Opportunità: c’è la possibilità di sviluppare un modello di turismo sostenibile che coinvolga le comunità locali; occorrono programmi di educazione ambientale per coinvolgere i visitatori nelle attività di conservazione della natura; è necessario investire in infrastrutture a basso impatto ambientale anche per l’ospitalità; importante inoltre promuovere eventi culturali per far conoscere le tradizioni locali e attirare turisti interessati agli aspetti culturali del territorio.
Minacce: Un turismo non controllato può causare danni all’ambiente, alla flora e alla fauna; il parco del Pollino è in competizione con altre destinazioni turistiche; i mutamenti climatici potrebbero influenzare negativamente gli ecosistemi del parco e l’attrattiva turistica; la mancanza di risorse per la gestione e la manutenzione del parco potrebbe compromettere l’esperienza dei visitatori.
Per raggiungere obiettivi di sostenibilità per il turismo il confronto del Forum CETS ha rimarcato la necessità di aumentare la collaborazione fra tutti i soggetti in campo – istituzioni, portatori di interesse, operatori e amministratori – al fine di mettere in sinergia le potenzialità del territorio.
Ovviamente tutte le azioni di promozione, fruizione e valorizzazione turistica devono essere realizzate in modalità che garantiscano la conservazione della Biodiversità e della Geodiversità.
La quinta riunione del Forum CETS del Parco Nazionale del Pollino si terrà il 19 dicembre 2023.
Nei precedenti incontri dei Forum erano stati affrontati anche temi chiave quali la protezione della biodiversità, dei paesaggi e del patrimonio culturale; la necessità di sostenere la conservazione della natura attraverso il turismo e l’importanza del contenimento delle emissioni inquinanti e lo spreco delle risorse. Approfondite anche le questioni inerenti la sicurezza e l’accoglienza dei visitatori, la buona comunicazione, l’accessibilità ai vari servizi sul territorio nonché la necessità di orientare le azioni promuovendo la coesione sociale.
Il parco nazionale del Pollino ha ottenuto il primo riconoscimento CETS nel 2014 e rinnovato nel 2019. Il parco, inoltre, ha conferito a ben 20 tra aziende e operatori turistici la Certificazione CETS Fase II (quella rivolta agli operatori economici) la cui durata è di tre anni.
La Carta Europea del Turismo Sostenibile è un metodo di governance partecipata per promuovere il turismo sostenibile e strutturare le attività delle aree protette in ambito turistico per favorire, attraverso una maggiore integrazione e collaborazione con tutti i soggetti interessati, compresi gli operatori turistici locali, l'elaborazione di un'offerta di turismo compatibile con le esigenze di tutela della biodiversità nelle Aree protette. In Italia la metodologia CETS è promossa da Federparchi che cerca di coinvolgere gli Enti gestori nell'acquisizione, nel monitoraggio e nel mantenimento di questo prestigioso riconoscimento.
Europarc Federation verifica e certifica che le aree protette che ambiscono a questo riconoscimento abbiano effettivamente implementato processi partecipativi inclusivi e trasparenti e che quindi abbiano condiviso un piano d'azione di turismo sostenibile con i diversi attori oltre al parco interessato (istituzioni locali, operatori del settore, associazioni di categoria).
Dopo l'ottenimento della Fase 1 da parte delle aree protette, la Carta si sviluppa con la Fase 2, indirizzata agli stakeholders del territorio, e la Fase 3 per i tour operator.