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Giornata mondiale delle Zone Umide, avanti per gli Obiettivi 30x30

Al centro il tema del "benessere delle persone", 66 i siti Ramsar in Italia. Santini: fondamentali per biodiversità, clima e sostenibilità

( 01 Febbraio 2024 )

Quest’anno la Giornata mondiale delle zone umide è dedicata alla loro funzione per il benessere umano. E’ ormai scientificamente provato che il contatto con la natura aumenta le difese immunitarie e contribuisce al benessere sia fisico che psicologico delle persone. - lo afferma il presidente di Federparchi Luca Santini - In questo le aree naturali protette, di cui le zone umide sono un tassello fondamentale, danno un contributo rilevante con i loro ecosistemi tutelati. Un motivo in più per spingere tutti i soggetti coinvolti ad accelerare il percorso per raggiungere gli obiettivi europei 30x30; ossia del 30% di territorio protetto entro il 2030. La conservazione della natura non è solo protezione degli habitat, ma anche un contributo per la salute umana e per uno sviluppo sostenibile

Laghi, stagni, paludi, torbiere, bacini naturali e artificiali, caratterizzati da modesta corrente o acqua stagnante, ricche soprattutto di invertebrati, sono alcune delle principali tipologie delle zone umide definite dalla Convenzione internazionale di Ramsar, che prende il nome dalla località in Iran dove il 2 febbraio 1971 fu siglata l’intesa. Dal 1966 il 2 febbraio è la Giornata mondiale delle Zone Umide.

Le zone umide d’importanza internazionale ad oggi inserite nell’elenco ufficiale di siti della Convenzione di Ramsar per l’Italia sono 57, a cui vanno aggiunti ulteriori 9 siti individuati da Decreto Ministeriale in attesa di designazione ufficiale da parte del Segretariato della Convenzione internazionale. Pertanto sono complessivamente 66 siti Ramsar italiani istituiti e in istituzione e coprono 79.826 ettari(dati ISPRA).

Quest’anno il tema scelto è “Zone umide e benessere delle persone“. La Convenzione di Ramsar ha anche individuato i sette benefici che giungono dalla tutela e salvaguardia delle zone umide, sempre più a rischio:

  1. 40% della biodiversità al mondo vive nelle zone umide che contribuiscono alla tutela delle specie;
  2. Le zone umide filtrano naturalmente l’acqua contribuendo alla buona qualità delle falde;
  3. Alcuni tipi di zone umide assorbono anidride carbonica; 
  1. Queste aree creano una barriera a fronte di eventi meteorologici estremi, in particolare per i pericoli di inondazioni e gli effetti collegati con le tempeste;
  2. Le zone umide sono adatte alla pesca e all'acquacoltura, particolarmente utile per le popolazioni indigene;
  3. Quando ben curate esse sono costituiscono una importante attrattiva turistica con ricadute positive per le comunità locali;
  4. Le zone umide sono luoghi di contatto con la natura, ideali per il relax ed esperienze di benessere dei fruitori.
Giornata mondiale delle Zone Umide, avanti per gli Obiettivi 30x30
Giornata mondiale delle Zone Umide, avanti per gli Obiettivi 30x30
 
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