Bilanci per budget, uso dei beni demaniali, assunzioni. Così il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, in occasione del IX Congresso nazionale della federazione, illustra le proposte per favorire la funzionalità e la razionalità nella gestione degli enti parco che costituiscono un patrimonio naturalistico e un modello di sviluppo sostenibile per tutto il Paese. "Noi pensiamo che le criticità dei parchi si possano risolvere in parte con alcuni semplici provvedimenti che possono trovare posto anche nella legge di stabilità. – afferma Sammuri incontrando la stampa e riassumendo alcuni punti della sua relazione al Congresso- In particolare: cercare di rendere più flessibili i bilanci dei parchi lavorando su bilanci per budget e non ingessati come sono in questo momento".
Il Presidente di Federparchi sottolinea anche che "per aumentare le entrate proprie si possono usare i beni demaniali che sono inutilizzati". Inoltre c’è l’esigenza di "sbloccare le piante organiche senza aggravio per la spesa pubblica, sempre all'interno dei bilanci che hanno i parchi, per assumere tecnici giovani e capaci di cui i parchi hanno assolutamente necessità. I Parchi hanno particolare bisogno di figure qualificate come biologi, veterinari, geologi, zoologi e similari.” Sul fronte della governance aggiunge: “E' molto importante lavorare per dare la governance ai parchi: abbiamo 11 parchi nazionali su 24 che non hanno il presidente e il presidente deve essere nominato perché è fondamentale per la gestione di un parco. Addirittura ne abbiamo uno commissariato da 5 anni. Non è una cosa che addebitiamo specificatamente a questo governo però i presidenti ci vogliono".
Per quanto riguarda la normativa il presidente di Federparchi ribadisce: "Non so se si riuscirà a fare una modifica organica della legge, ma alcuni aggiustamenti sono opportuni. Noi abbiamo fatto le nostre proposte che possono trovare spazio anche all'interno della legge di stabilità”.
Sul punto delle risorse da destinare al sistema delle aree protette il presidente ribadisce: "ci sono molte differenze tra Parchi nazionali, Parchi regionali e Aree marine protette- spiega Sammuri- ma i Parchi nazionali non hanno bisogno di ulteriori fondi, quelli che hanno sono sufficienti: il problema è come poterli impiegare, come poterli spendere. La rigidità dei bilanci è eccessiva, bisogna entrare come si fa in Europa nella logica di un bilancio per budget nel quale ci sia una flessibilità nell'utilizzo. ".
Per i Parchi regionali, invece, "la situazione è molto più a macchia di leopardo, ci sono regioni che hanno pochissimi stanziamenti e altre che sono più virtuose- dice il presidente Federparchi- Quindi per quelli regionali c'e' anche un problema di risorse, che è particolarmente importante per le Aree Marine Protette che sono una nostra grande eccellenza. Abbiamo dieci delle più importanti 31 Aree marine protette del Mediterraneo, siamo il primo Paese in questo senso, ma gli stanziamenti sono davvero modesti, e c'e' bisogno di risorse".
Nel corso della prima giornata il Ministro Costa, intervenuto al Congresso, ha dato una prima risposta alle proposte di Federparchi. “Il ministero dell'Ambiente ha individuato risorse pari a 1,8 milioni per 55 nuove nuove assunzioni nei parchi nazionali. Si tratterà di figure tecniche specializzate attualmente mancanti nelle piante organiche degli enti parco - spiega Costa - dove sono più numerosi gli amministrativi. Tutte professionalità del settore naturalistico e non richieste dall'attività specifica degli enti parco.”