“Coinvolgere le persone per proteggere le api selvatiche e gli altri impollinatori nel Mediterraneo, mettere a confronto esperienze virtuose per contrastare il declino degli impollinatori” questo il focus della giornata di studio e dibattito svoltasi al Bioparco di Roma il 20 marzo nell’ambito di Life4pollinator. Un progetto cofinanziato dal programma LIFE dell’UE e coordinato dall’Università di Bologna, in collaborazione con Federparchi, LIFEBee Adapt e LIFE PollinAction ed in supporto all’implementazione dell’iniziativa dell'Unione Europea a favore degli impollinatori. L’appuntamento del 20 è stato preceduto da un incontro formativo il 19 marzo, sempre a Roma, presso l’orto Botanico
Gli impollinatori selvatici sono il fulcro dei nostri ecosistemi, ma da alcuni decenni il loro numero sta drasticamente diminuendo. Il progetto LIFE4Pollinators si propone di ridurre il declino degli insetti impollinatori e delle piante entomofile nella regione mediterranea, attraverso la creazione di un circolo virtuoso che porti a cambiamenti progressivi nelle pratiche umane che rappresentano le principali minacce per gli impollinatori. Le principali minacce sono: perdita di habitat, cambiamento climatico, specie aliene invasive, specie allevate e introdotte massivamente, pascolo e incendi. A fronte di queste le direttrici di interventi si individuano nella pianificazione e nella gestione del territorio, nella riduzione dell’impatto dell’agricoltura, nel supporto agli impollinatori selvatici, nel monitoraggio, nel dirigente ontrasto al rischio di estinzione e nella individuazione di un elenco di specie aliene pericolose.
Marta Galloni ha introdotto e illustrato le linee generali del progetto Life4pollinators.
Il presidente di Federparchi Luca Santini ha affrontato il tema della biosfera. “Solo lo 0,3% è massa animale, il 90% è vegetale. Per noi ci sono animali più simpatici che ci emozionano, come i grandi mammiferi, poi gli uccelli. In fondo troviamo rettili e anfibi, mentre insetti li schiacciamo e nessuno si indigna. Questo per dire – ha proseguito Santini – che il 90% del mondo vegetale si riproduce grazie alla impollinazione degli insetti, come il 70% di quello agricolo. Quindi quali sono gli animali più importanti? Sicuramente impollinatori, indispensabili per la riproduzione del mondo vegetale e, di conseguenze, per tutte le specie animali, uomo compreso.”
Stefano Magauda - del partenariato Life4Pollinator, si è soffermato su misure e azioni per la tutela degli impollinatori anche nelle aree urbane ed ha invocato un patto nazionale fra tutti i soggetti per favorire il loro adattamento ai cambiamenti climatici.
Lucia Venturi, direttrice Bioparco, ha sottolineato come anche il Bioparco di Roma abbia la casetta delle api che viene utilizzato come strumento di educazione ambientale e soprattutto l’impegno del Bioparco per lo sviluppo di progetti didattici.
Antonio Maturani, dirigente MASE, ha inquadrato il tema degli impollinatori nell’ambito delle azioni prevista dalla Strategia Europea e da quella Nazionale per la Biodiversità al 2030. “Contrastare il declino degli impollinatori è un caposaldo delle politiche di conservazione e in questo vi è un importante ruolo che viene svolto dalle aree protette. Il declino impollinatori – ha aggiunto - porterà a un disastro se non riusciamo a invertire la tendenza”.
Luigi Ricci, dirigente MASAF, si è soffermato sul rapporto tra mondo agricolo e impollinatori ricordando come il MASAF, con la PAC 2023-2027, ha puntato molto su api, stanziando per il comparto, oltre 17milioni, per 5 anni, sia per interventi nazionali che regionali.
La giornata è proseguita con sessioni e tavoli tematici di approfondimento che sono stati condivisi, nel pomeriggio, nel corso di un’ampia tavola rotonda con rappresentanti delle aree protette partecipanti, partener del progetto, esperti di settori e associazioni ambientaliste. Per Federparchi il contributo al dibattito è giunto da Corrado Teofili che si sé soffermato sulle figure professionali dedicate necessarie per una adeguata tassonomia.
In conclusione sono stati illustrati i contenuti della Lista Rossa italiana delle api minacciate, realizzata da MASE e Federparchi nel 2018.