Il valore aggiunto della Green List IUCN per le aree protette italiane, su questo tema si è articolato l'incontro online che si è svolto il 28 maggio promosso dal Comitato italiano della IUCN. L'incontro è stato introdotto e moderato dal vicepresidente del Comitato Giampiero Sammuri, che è anche presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, che si è soffermato sulla necessità di individuare una strategia condivisa per aumentare la presenza italiana nella prestigiosa Green list. Sammuri ha anche rimarcato che l'elenco certifica il livello di eccellenza per le aree protette, sia per quanto riguarda le attività di conservazione della natura che per le modalità di governance, la sostenibilità e il rapporto con le comunità e i territori.
Sulla necessità di un approccio globale e, contestualmente, la definizione di obiettivi specifici per i parchi d'Europa si è soffermata Carla Danelutti, Regional Programme Coordinator dell'Ufficio IUCN per la Cooperazione nel Mediterraneo. Fulvio Cerfoli, chair del primo EAGL e attuale membro dell’EAGL per l'Italia (il gruppo di verifica per l’accesso alla Green List), è invece intervenuto sulla situazione italiana fornendo elementi sull’esperienza del primo mandato EAGL. Sullo stesso tema l'intervento di Rita De Stefano, presidente EAGL Italia, che ha svolto un focus sul ruolo e le modalità di lavoro del gruppo di valutatori. Pietro Sandini ha illustrato la metodologia e il percorso per le candidature alla Green List.
L’incontro ha registrato 26 partecipanti tra aree protette, centri di ricerca ed esperti di settore. I tre parchi nazionali italiani che fanno parte della Green List (Arcipelago Toscano, Foreste Casentinesi e Gran Paradiso) hanno portato le loro esperienze con la prestigiosa certificazione IUCN. L'incontro è poi proseguito con un interessante dibattito fra i relatori e i partecipanti sempre sui temi della Green List.