Tra le iniziative del progetto due campagne veliche, un’App sui siti marini Natura 2000 e attività di citizen science. Capofila Federparchi con la partnership di Triton Research, Fundación Biodiversidad e Lipu.
LIFE A-MAR Natura 2000 è il progetto italo-spagnolo nato per promuovere le aree marine della rete Natura 2000, la “rete ecologica” istituita trent’anni fa dall’Unione Europea, che collega virtualmente tutti i siti più importanti da un punto di vista della conservazione di habitat e specie, al fine di farli conoscere al grande pubblico, valorizzare le loro peculiarità naturalistiche, sensibilizzare sulle loro fragilità e stimolare comportamenti più rispettosi e sostenibili. Un obiettivo quanto mai urgente, basato sulla consapevolezza che solo conoscendo davvero qualcosa si può amarlo e, di conseguenza, proteggerlo.
«A trent’anni dall’istituzione della Rete Natura 2000 – spiega Giampiero Sammuri presidente di Federparchi, capofila del progetto, – i siti marini rappresentano uno scrigno di biodiversità ancora poco conosciuto ma fondamentale, sia per i servizi ecosistemici offerti, cioè i benefici diretti e indiretti rivolti ai fruitori, sia per le politiche di conservazione dell’UE e il contrasto alla crisi climatica. In Italia, ad oggi, ci sono circa 288 siti marini Natura 2000, un numero in continuo aggiornamento. Teniamo presente che l’Unione Europea ha stabilito l’obiettivo di raggiungere, entro il 2030, una copertura del 30% di aree protette non solo del territorio ma anche della superficie a mare che oggi, in Italia, è ferma complessivamente al 16%». In Spagna i numeri sono simili e gli obiettivi condivisi.
Da qui parte LIFE A-MAR Natura 2000 che è un progetto di comunicazione con azioni mirate a informare, formare, educare, emozionare e coinvolgere attivamente tutti i portatori di interesse del mondo del mare, dai turisti ai residenti, dalle istituzioni al mondo della ricerca, dagli operatori della nautica ai referenti delle attività sportive-ricreative, dai pescatori agli imprenditori locali, stimolando un’azione-reazione che porti a comportamenti più sostenibili, partecipativi e promotori di buone pratiche da diffondere come un’onda di marea. «Da un’indagine conoscitiva che abbiamo condotto nella primavera-estate 2020 – racconta Stefano Picchi direttore esecutivo di Triton Research, responsabile della gestione e della comunicazione del progetto insieme a Lipu e Fundación Biodiversidad (per la Spagna) –, ha messo in luce da un lato la mancanza di informazioni sui siti marini Natura 2000 e dall’altro come la maggioranza delle persone sarebbe disposta a migliorare il proprio comportamento se fosse a conoscenza della loro presenza in una tale area, riducendo i propri impatti diretti e indiretti sui delicati ecosistemi marini. Per questo, nei prossimi tre anni, nell’ambito di LIFE A-MAR Natura 2000, abbiamo progettato azioni che ci auguriamo possano riscontrare un grande interesse nel pubblico di tutte le categorie e avere una forte eco, al fine di contribuire attivamente alla tutela dei siti marini».
«I siti Natura 2000 marini – aggiunge Giorgia Gaibani, responsabile Rete Natura 2000 della Lipu – ospitano specie e habitat in pericolo il cui futuro è imprescindibilmente legato alla sostenibilità delle attività umane. Per questo la consapevolezza e il coinvolgimento delle persone sono importanti per la salvaguardia della biodiversità marina e il LIFE A-MAR Natura 2000 può dare un contributo importante per raggiungere questi scopi».
Tra le prossime attività, è prevista per la seconda metà della primavera la creazione di un’app, facilmente fruibile e consultabile, che permetta all’utente di essere informato sulla presenza dei siti marini Natura 2000 più vicini, avere approfondimenti da un punto di vista scientifico con descrizione degli ambienti e delle specie più rilevanti e anche riportare eventuali segnalazioni con fotografie e video che potranno essere georeferenziati, caricati, verificati e messi a disposizione degli altri utenti. Il 15 maggio, invece, partirà una campagna velica in Mar Tirreno che durerà circa due mesi e toccherà almeno 30 siti marini Natura 2000, tra Liguria, Toscana, Lazio, la costa settentrionale della Sicilia e quella orientale della Sardegna, con eventi a terra in 12 tappe che comprenderanno conferenze stampa, attività di informazione nei porti e località turistiche, visite guidate, incontri partecipati di Citizen Scienze, ecc. Punti strategici delle attività saranno i tre Parchi Nazionali cofinanziatori del progetto: PN delle Cinque Terre, PN dell’Arcipelago Toscano e PN dell’Asinara, tre realtà di spicco nel panorama italiano dal punto di vista delle attività di tutela, conservazione e comunicazione ambientale.
Nella primavera 2024 la campagna velica verrà replicata in Spagna per un altro mese, sotto la guida di Fundación Biodiversidad, fondazione pubblica del Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica del paese, che porta avanti da anni diversi progetti di conservazione e gestione dei siti della Rete Natura 2000. Sono inoltre previste due regate, la realizzazione di un documentario sui siti marini, numeroso materiale di approfondimento ed eventi tra cui il 20 aprile a Roma, l'evento ufficiale di presentazione.
«Sensibilizzare e coinvolgere gli utenti del mare nella protezione della Rete Natura 2000 – afferma Elena Pita, direttore di Fundación Biodiversidad del MITECO – è essenziale per garantirne la conservazione. Per raggiungere questo obiettivo, anche in Spagna incoraggiamo le buone pratiche e i comportamenti sostenibili promuovendo la partecipazione dei cittadini e formando i gestori e gli altri utenti sull'importanza di conservare queste aree protette per mantenere i benefici che ci portano; tutte priorità dei progetti europei in cui siamo coinvolti».
Il Progetto LIFE A-MAR Natura 2000 consentirà anche di replicare in seguito buone pratiche e strategie efficaci di promozione e valorizzazione dei siti Natura 2000 in altri paesi del Mediterraneo, a cominciare da Malta, Francia, Grecia e Albania, creando un positivo effetto domino sull’intero ecosistema marino. Il tutto sempre grazie ad azioni di comunicazione che portino avanti messaggi chiave, chiari e positivi, ma anche urgenti e propositivi, validati scientificamente, che tengano conto della bellezza e importanza di habitat e specie marine, ma anche delle minacce costanti a cui sono soggetti, come l’inquinamento, in particolare da plastica, il consumo eccessivo delle risorse (per esempio l’overfishing), l’impatto del turismo non regolamentato, ecc.
Così come ogni sito della Rete Natura 2000 è prezioso singolarmente, ma lo è ancor di più nell’ottica di un insieme di aree naturali protette, anche ognuno di noi può fare tanto autonomamente per la tutela della biodiversità e ogni azione sarà più efficace se partecipata e condivisa su grande scala.
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